Il 29° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chemioterapia rappresenta un appuntamento importante che ci permetterà di fare il punto, discutere e sviluppare le più aggiornate acquisizioni nei settori della chemioterapia antinfettiva ed antitumorale.
Abbiamo identificato problematiche comuni e trasversali che affronteremo grazie alla collaborazione ed alla partecipazione di numerosi esperti del settore, tra i quali farmacologi, microbiologi, infettivologi, pneumologi, intensivisti, pediatri, igienisti ed oncologi.
Gli antibiotici hanno certamente contribuito ad un miglioramento generale della qualità di vita, permettendo un controllo pressoché totale delle infezioni, ma hanno anche provocato una modificazione sostanziale dell’ecosistema batterico ambientale con comparsa di nuove specie patogene per l’uomo ed aumento delle resistenze.
L’elevato numero dei chemioterapici antimicrobici in uso clinico non garantisce la sicurezza di poter superare qualsiasi emergenza infettivologica e la riduzione dell’entrata in terapia di nuove molecole pone con forza il problema deontologico di saper usare nella maniera più appropriata questi farmaci sia in ambiente ospedaliero che in comunità. Oggi, per fortuna, si sta osservando un nuovo interesse verso le malattie infettive e sono in fase di sviluppo molte nuove terapie, alcune delle quali con approcci molto innovativi, rispetto quelli esistenti, per superare il problema della selezione di ceppi batterici resistenti agli antibiotici disponibili.
Al contrario, nel campo della chemioterapia oncologica si sono verificati e si stanno verificando numerosi progressi nella scoperta, sviluppo e applicazioni cliniche dei farmaci antitumorali.
Dei circa 17.000 nuovi principi attivi in fase di sviluppo, il 50% dei quali nelle varie fasi di sviluppo clinico, il 40% è rappresentato da farmaci per le malattie oncologiche. Questi nuovi farmaci, utilizzati nella pratica medica in alternativa o ad integrazione del trattamento chemioterapico tradizionale, stanno letteralmente cambiando i paradigmi di trattamento di diversi tumori e sono responsabili del significativo miglioramento dell’aspettativa di vita dei pazienti oncologici.
Sia nel caso della terapia antiinfettiva sia in quello della malattia oncologica, i cambiamenti in corso sono conseguenti alle importanti nuove conoscenze del genoma e delle caratteristiche costituzionali del singolo paziente, che stanno descrivendo nuovi approcci alla terapia con una precisione più accurata e capace di esaltare l’efficacia migliorando significativamente la sicurezza dell’impiego dei farmaci nel singolo paziente.